Responsabilità del
sindaco
se un bambino è
illecitamente allontanato ex art.403 c.c.
a causa di condotte
commissive od omissive degli assistenti sociali
Da:Cassazione Civile, Sez. III, 16 ottobre 2015, n. 20928
“Il carattere gravemente colposo delle condotte commissive ed
omissive degli assistenti sociali, determinanti l’allontanamento del minore dal
proprio nucleo familiare in assenza di ragioni tali da giustificare un tale
provvedimento, configura la responsabilità dell’amministrazione comunale per
fatto dei propri dipendenti e l’obbligo della stessa di risarcire i genitori
del minore che abbiano subito la lesione della integrità e della serenità del
loro nucleo familiare. In ipotesi siffatte, dunque, il Comune è chiamato a
rispondere ex art. 2049 c.c. sulla base di una fattispecie di responsabilità
che gli è addebitabile oggettivamente, per effetto della condotta colposa dei
suoi dipendenti, nell’esercizio delle loro specifiche funzioni e non anche ex
art. 2043 c.c. per la illiceità del provvedimento di allontanamento di cui
all’art. 403 c.c.
Infatti l’Articolo 2049
del Codice Civile così si esprime:
“I padroni e i committenti sono responsabili per i danni
[2056 ss.] arrecati dal fatto illecito dei loro domestici e commessi
nell'esercizio delle incombenze a cui sono adibiti [1900]”[1]
E l’art. 2043 c.c. precisa che “la responsabilità extracontrattuale, [……] è quella che consegue
allorché un soggetto viola non già un dovere specifico, derivante da un
preesistente rapporto obbligatorio (nel qual caso si configurerebbe
responsabilità “contrattuale”), bensì un dovere generico che, solitamente, è
indicato dalla dottrina con il brocardo latino “neminem laedere”.[2]
Quindi:
“qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un
danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno”.[3]
Questo significa anche che, per essere risarciti del danno
subito dai propri figli e da tutta la famiglia a causa di un allontanamento
illecito, il danneggiato non avrà l’obbligo di provare il dolo o la colpa dei
Servizi Sociali e quindi dell’assistente sociale che ha contribuito
all’allontanamento, ma basta solamente poter dimostrare gli altri elementi
costitutivi dell'illecito, cioè di essere stato danneggiato.
Ai fini dell’accoglimento del risarcimento del danno non
verrà nemmeno considerato il fatto che il Tribunale non abbia annullato il 403 c.c. ma lo abbia anche approvato.
Poco cambia se il sindaco abbia delegato il 403 c.c. in
quanto “[……] riguardo alla posizione del delegante si ricorda che il primo “non
può attraverso la delega di funzioni escludere in toto la propria
responsabilità anche sul piano penale”.
Infatti il sindaco ha “l’obbligo di disporre un sistema
adeguato e funzionale di controllo sull’operato del delegato per non incorrere
nella cosiddetta “culpa in vigilando”,
In proposito vedi art. 16, comma 3 del Decreto legislativo 81/2008.
Ricordiamo al proposito che il
sindaco, contrariamente a come viene detto in alcuni documenti formalizzanti il 403 c.c. di alcune aziende
pubbliche di servizio alla persona delegate ad espletare il Servizio Sociale,
non possono certamente essere delegate a firmare anche il 403 c.c.
Vediamo cosa dice
l’articolo di legge:
“Quando il minore è moralmente o materialmente abbandonato o
è allevato in locali insalubri o pericolosi, oppure da persone per negligenza,
immoralità, ignoranza o per altri motivi incapaci di provvedere all'educazione
di lui, la pubblica autorità, a mezzo degli organi di protezione dell'infanzia,
lo colloca in luogo sicuro, sino a quando si possa provvedere in modo
definitivo alla sua protezione”[4]
Quindi i soggetti sono due: la “Pubblica Autorità” e gli
“Organi di protezione dell’Infanzia”, che per definizione è anche e soprattutto
il Servizio Sociale.
Se l’articolo di legge ha voluto distinguere i soggetti e i
secondi (gli assistenti sociali) sono solo “il mezzo” di cui si serve la
Pubblica Autorità non possono essere anche i primi, se no la legge non li
avrebbe distinti.
Se il sindaco delegasse
il Servizio Sociale andrebbe a modificare l’articolo di legge che prevede le
due figure, una a garanzia dell’altra
La modifica sostanziale
dello specifico articolo di legge non può essere operata da un sindaco ma solo
dal legislatore.
Nota:
Nota dell'Autore: Si declina ogni responsabilità per eventuali errori e/o omissioni e/o inesattezze nonché modificazioni intervenute dopo la pubblicazione della presente, non essendo una fonte ufficiale.
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