L’Italia dei “bambini nel vento”
“C’era
una volta una famiglia” in Italia, si, forse “c’era una volta”! Sembra l’inizio di una favola, invece è l’inizio
di una tragedia, una tragedia tipica italiana che nasce nel nostro paese dove
sembra che la democrazia sia solo una facciata di comodo.
Siamo in Europa, ma ci siamo perché non
abbiamo alternativa e la nostra Giustizia in molti casi ci rappresenta come un
belletto che dopo averci costruiti finti si cancella prima di andare a dormire
perché non si dorme truccati.
E noi dormiamo sonni da anni e la
Giustizia, come noi italiani, sembra si sia addormentata aspettando tempi
migliori.
E intanto? Intanto nessuno, ad esempio,
ci parla più da tre anni di circa 27.000 bambini fuori famiglia, bambini che non sono più con i loro
genitori naturali, bambini che le nostre Istituzioni hanno deciso che devono
vivere con altre persone o addirittura nelle cosiddette Case Famiglia o come si
dice più comunemente “Comunità di Accoglienza”.
Ma di cosa ci lamentiamo! in Europa le
statistiche ci informano che la percentuale di questi bambini “fuori famiglia”
rispetto agli altri paesi è una fra le più basse! Benissimo, ma io vorrei invece sapere come questi bambini ci sono arrivati fuori della propria famiglia, non tanto quanti sono, perché i bambini delle mafie che vanno a spacciare la droga non sono fra questi perché è pericoloso proteggerli e magari fuori famiglia ci soo i figli della povera gente che non può difendersi e che forse non avevano i soldi per un'abitazione decente o per un buon avvocato....
Vorrei lamentare ancora, se qualcuno mi ascoltasse, che queste notizie poi sono vecchie, perché risalgono al 2016 e ci sono state date dal ministero nel 2018 dopo molti anni di silenzio! L’ho detto tante volte, fin dal 2008 nei convegni alla Camera e al Senato, in conferenza stampa in Parlamento, e persino in audizione in Commissione Infanzia nel 2015, quindi sono agli atti alla Camera dei Deputati. Risultato: tutto tace, nessuna reazione, il morto non sente e non parla! E allora mi domando: "è morto o dorme, o è proprio sordo o è distratto? Domanda platonica che non avrà risposta ma che ostinatamente continuo a ripetere. "Ci sarà un cambiamento e quando?"
Vorrei lamentare ancora, se qualcuno mi ascoltasse, che queste notizie poi sono vecchie, perché risalgono al 2016 e ci sono state date dal ministero nel 2018 dopo molti anni di silenzio! L’ho detto tante volte, fin dal 2008 nei convegni alla Camera e al Senato, in conferenza stampa in Parlamento, e persino in audizione in Commissione Infanzia nel 2015, quindi sono agli atti alla Camera dei Deputati. Risultato: tutto tace, nessuna reazione, il morto non sente e non parla! E allora mi domando: "è morto o dorme, o è proprio sordo o è distratto? Domanda platonica che non avrà risposta ma che ostinatamente continuo a ripetere. "Ci sarà un cambiamento e quando?"
Siccome sono una persona testarda
continuo a lamentarmi e a denunciare che non solo non abbiamo saputo niente dal 2012 al 2017, ma nel 2017 ci hanno dato notizie già vecchie del 2016 e da allora non sappiamo più niente, non sappiamo più nemmeno quanti sono, nessuno ci
dice da allora come ci sono arrivati fuori della loro famiglia naturale, perché
li hanno allontanati, non sappiamo se sono tornati a casa o se girano ancora
per le Comunità, se sono oggi tutelati da qualcuno, se sono dimenticati!
Bambini “dispersi nel vento”, come una
volta li ho chiamati, bambini in balia dell’approssimazione, del caso, spesso di
una Giustizia distratta, senza risorse intellettuali ed economiche, in mano ad
operatori che non hanno voglia, non hanno tempo, non sono motivati, che non
credono più nel loro mestiere!
Povera Italia, il paese del “Diritto”,
delle “eccellenze”, un paese demotivato da anni di ingiustizie, un paese dove
non si va più a votare, dove gran parte dei cittadini non si curano più perché poveri,
un paese allo sbando, dove i bambini, quelli che ancora possono, sono lasciati
davanti ai videogiochi o alla televisione che li trascina a loro insaputa in un
mondo virtuale, dove tutto sembra bello e patinato!
Ma nessuno se ne accorge di questa
deriva? Eppure tutti abbiamo letto tanti anni fa la storia di Pinocchio e del
“Paese dei Balocchi”, dove i bambini si trasformavano in asinelli. E ora? ora
riposano la mente, non pensano proprio più, non devono pensare più! così non
danno fastidio, così non si fanno idee sbagliate e non protestano e non
protesteranno nemmeno da grandi perché non sanno e non sapranno mai, perché non
avranno sogni, non sono abituati a sognare, il mondo virtuale è diventato
realtà e tanto basterà loro!
Ed i genitori che si ribellano
rischiano di perdere i loro figli. “Ti devi adeguare” mi disse una volta un
rappresentante delle cosiddette Istituzioni, se non ubbidisci è pericoloso!
Ma possibile mi sono chiesto che siamo
a questo punto? si, certamente è possibile! l’ho letto anche spesso nelle
sentenze dei tribunali:
“Se
non fai quello che ti diciamo ti togliamo i figli e per sempre, quindi zitto e
adeguati alla Legge! ed io sono la Legge!” sembra dire il Tribunale!
“ma
sig. Giudice, la Legge non è la sua, ma la nostra! Guardi che c’è un errore lei
non è soggetto a nessuno ma alla Legge si! e qui non si può interpretare c’è la
documentazione che smentisce le sue argomentazioni!”
“non
si preoccupi, la nostra Legge prevede la possibilità di appellarsi, vada in
Appello!”
“Ma
sig. Giudice e intanto mio figlio è fuori casa, con la sua sentenza ci
impedisce anche di vederlo e di sentirlo, non sappiamo nemmeno dove è stato
messo!”
Voci nel vento come quella di molti
bambini dispersi che non sappiamo più nemmeno dove sono e tutto questo ancora
prima della sentenza definitiva che arriverà fra anni quando tutto sarà oramai
deciso dai fatti e dalla realtà di una condanna emessa da tempo fuori dei
tribunali!
Massimo Rosselli del Turco

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